Di conseguenza troviamo una scrittura (l'Aksobhyavyuha) che sostiene sia le pratiche di srávaka che di bodhisattva, propone la possibilità di rinascita in una terra pura e raccomanda con entusiasmo il culto del libro, sembra ancora non sapere nulla del postulato del vuoto, i dieci bhumi, o il trikaya, mentre l'altro (il P'u-sa pen-yeh ching) propone i dieci bhumi e si concentra esclusivamente sul sentiero del bodhisattva, ma non discute mai delle paramita. Un trattato Madhyamika (Mulamadhyamika-karikas di Nagarjuna) può schierare con entusiasmo la retorica del vuoto senza mai menzionare il sentiero del bodhisattva, mentre un trattato Yogacara (il Madhyanta-vibhaga-bhasya di Vasubandhu) può approfondire i particolari della dottrina trikayana mentre si evita la dottrina. Dobbiamo essere preparati, scilicet,per esporre una molteplicità di Mahayana fiorenti anche in India, per non parlare di quelli che si sono sviluppati nell'Asia orientale e nel Tibet.
Immagine 850A | Complesso di grotte associato alla setta Mahāsāṃghika. Grotte di Karla, Mahārāṣtra, India | Bornav27 può / Attribution-Share Alike 3.0 Unported
Autore : Yuri Galbinst
Riferimenti:
Storia del buddismo: Dai suoi inizi al suo declino in India
Storia del buddismo in Myanmar: Dal Mahayana al greco-buddismo
Commenti
Posta un commento